di Roberto Corradi

Allora, prima manifestazione Santanché/Brambilla contro i magistrati. Poi no. Poi sì. Poi ri-no. E vabbè. Poi Federalismo fiscale. E se non passa, si vota: la Lega è cattiva. Poi, prima il Federalismo non passa, pareggio senza tempi supplementari. Poi invece passa perché decretano che sì e tanti saluti. Yu-uuu, festa grande. Poi invece non passa, perché Napolitano non firma. E tristezza e malinconia, per favore andate via. Quindi si va alle elezioni? No, le elezioni no. Ma prima s’era detto di sì. Embè, adesso no. Prima sì, poi no, poi ancora sì e poi di nuovo no. E il Pd chiede a Berlusconi di andarsene. Poi però no, basta un passo indietro. Poi se ne vada, poi resti. Ma col passo indietro. E Berlusconi dice: “Vabbè, allora dialoghiamo”. E quelli dicono di no. E allora lui ci ripensa e non vuole dialogare più, brutti schifosi. E via di nuovo col tango, due passi avanti, due passi indietro e, se c’è l’orchestra, anche un bel caschè. Olè. Poi le cene arcoriche sono solo generosi gesti di sociale filantropia. Sì, e chi ce crede? No, no. E’vero! Stanno lì che si vedono “La Principessa Sissy”. Poi, invece, voilà le foto di Berlusconi col citofono in bella vista. E Ghedini dichiara: “Non è vero, non esistono”. Poi invece esistono. Allora se esistono, sono finte. Sono fotomontaggi. Porno. Praticamente fottomontaggi riconoscibili dal fatto che il citofono di Berlusconi è del tutto diverso. Lo possono comprovare foto simili prese in anni non sospetti. E il rito, intanto, è immediato. E’immediato, immediatissimo. Non si può aspettare. E’quasi una pulsione sentimentale. Ar-core non se comanda! Però comunque vogliamo Spinelli. Quasi una rivendicazione sessantottina. Spinelli no, il Parlamento non autorizza. Ah no? Non autorizza? Chi se ne frega, lo facciamo lo stesso. E però facciamolo, ragazzi. E’un mese che stiamo tutti qui che aspettiamo ‘sto rito immediato. Che è sempre la prossima settimana. La prossima settimana, quando? La prossima settimana, a prescindere. Tu aspetta qui ché se arriva il rito immediato te ne accorgi perchè Minzolini si sarà messo a parlare di apicultura, delle novità nel campo dei badili e di Sandy Marton. Che arreda. E siamo qui, come d’autunno sugli alberi le figlie. Di Mubarak. In attesa di una rivoluzione che non arriva, viaggia con un certo quantititativo di ritardo. Perché, quando c’era lui, i treni arrivavano in orario. Sì, ma in posti sbagliati. Adesso che c’è l’altro, manco partono. Aspettiamo, prima o poi qualcosa succederà. Pubblicità: non andate via!

da “il Misfatto” n° 49 del 6 febbraio 2011