Valentina invece mi ha mandato la Reggiani bronzinata.

Sono riconoscente per la segnalazione pittatoria. Mi hai scritto solo che è del Bronzino e che te sembra la Reggiani. Come vedi ti ho assemblato la coppia come per la rubrica di Striscia. Previa facile ricerca ho scoperto trattarsi del ritratto di Ludovico Capponi eseguito dall’Agnolo di Cosimo.
Si tratta di un dipinto curioso perché nella mano sinistra il Capponi stringe il portachiavi della macchina, quello che dentro ha l’allarme, mentre, come dire, ad altezza inguinale… cioè… Meglio vedere il quadro intero. , va!

p.s. Grazie Valentina anche per il post scriptum a cui faccio seguito con riconoscenza con questo post scriptum. TKS!

Escher ha preso visione del quadro e della somiglianza e ha una controproposta. E se invece della Reggiani il somigliante contemporaneo fosse il Dustin Hoffman dei tempi de “Il Laureato?”. Tel chi la coppia…

…in effetti naso, bocca e occhi vantano delle contiguità… Cacchio, sto pensando che di questo passo scopriremo che la Reggiani è in pratica Dustin Hoffman… Ah, le sorprese dell’arte, ah!!

Mi segnala Mirko da Milano che Sarkozy ha attinenze nutrite con Jean Alesi… il pilota. Vediamo:

Direi che ci potremmo essere. Anche se aggiungerei all’evoluzione un maturo Tony Curtis che, sebbene il tempo sia passato, viene ancora chiamato “curtis” sebbene la figlia “cartis”. Misteri. Che ne dici, comumque, Mirko?

Notevole, veramente notevole la segnalazione di Chiara da Chissaddove.
Cara Chiara, non mi scrivi di dove sei ma mi segnali una somiglianza spaventosa anche per la posa dei soggetti.
Il dipinto è un autoritratto di Antonio de La Gandara (1861-1917), la somiglianza è con Sergio Cammariere (Crotone, 15 novembre 1960).
Eccole qui.

Quando si dice identità di vedute!
Grazie Chiara!!!!

RobCor

redazione@drimcamtru.com

RobCor

Scorrendo la posta, ho trovato un messaggio di qualche tempo fa di Federico da Torino.
Da Torino non nel senso di cognome, come da Vinci, ma proprio in quanto località.
Anche se in effetti anche da Vinci veniva da Vinci.
E infatti… mo che ce penso. Ma il cognome, qual era?
Vabbè, a monte. Dicevo.
Federico mi scriveva che fondendo Silvan con Berlusconi avrei ottenuto un Silvian decisamente impressionante e in effetti già l’immaginarmi la cosa aveva avuto un potere evocativo particolarmente potente. Poi, l’illuminazione. Federico aveva ragione e questo risultato lo prova…

Certo… con sapienti deroghe. Ma comunque… la sostanza c’è! Bravo Federico! I mei doverosi complimenti.

RobCor

redazione@drimcamtru.com