Passata l’estate, la florida programmazione televisiva nazionale riprende in grande spolvero (sghignazzo) e Fabio Fazio, non pago dei suoi occhi e del suo nome, torna con il suo talk show di diretta derivazione statunitense.
Du segge, ‘n tavolo, un conduttore e ‘n ospite.
Ma basta l’intimazione di un Tronchetti Provera qualunque che invita il ciclopico presentatore a evocarlo chiamandolo “dottor Tronchetti” (visto che “Marco” il Fabio non se l’era sentita) che Fazio è attraversato da un lampo e rivive tutta la terribile crisi della precedente edizione del suo show. Un difficile rapporto con la politica e col potere che, presumibilmente, mai abbandonerà i suoi ricordi di presentatore dalla cravatta lenta e dal mento sfuggente.
Ma non tutti i conduttori hanno lo stesso rapporto con “i massimi sistemi”. E vicende recenti, recenti de mo, illustrano un po’il modus operandi d’oltreoceano. Laddove dare del fesso a un fesso è ancora possibile e deridere un deridibile è all’ordine del giorno. E anche se nutro forti dubbi esista una parola come deridibile, auguro in conclusiòn buon visiòn.
Per la traduzione di Letterman il mio grazie va alla grande Ines Tabusso. Per la voce vagamente nasale invece al raffreddòr.

RobCor

Lo stesso filmato è su YouTube. Qui la prima parte e qui la seconda.