Sdraiato a bocca aperta e inerte al centro del mio salotto, riflettevo ieri sue due cose. La prima, la bruttezza del mio modo di riflettere… devo senz’altro lavorarci su parecchio. La seconda, la velocità delle sparizioni. Prendiamo Ferrara (e facciamolo… facendoci aiutare, per ovvie ragioni): per anni l’uomo capace più di tutti di aggregare le genti nel trovarlo odioso, l’individuo in grado di affrontare campagne elettorali talmente fallimentari da essere risibili ma non abbastanza da intaccare la sua incrollabile autostima, per anni l’elefantino dalla dentizione peggiore nella storia dei pachidermi ha imperversato quotidianamente nelle tv di ogni dove. Incastrato nel tavolo vitreo de La 7 o collegato con Porteapporte di chicchessia, non se poteva tira’ ‘n attimo il fiato che te lo ritrovavi lì, tronfio e borioso che affrontava il mondo dicendo “sì, so’portatore solo di fastidio, embè? ‘N se po’?” . Poi, il miracolo. Un paio di uova tirate bene a Bologna sono riuscite in quello che nessuno avrebbe sperato e… puff, l’elefantino barrisce ora solo in privato. Quando si dice l’uovo con sorpresa! Ma in realtà, se tutto è metafora di qualcosa, la latitanza di Giuliardo rappresenta solo un andamento momentaneo. Ci sono epoche in cui crollano aerei a ripetizione, altre in cui antraci e aviarie dominano e poi momenti come questi in cui incorrono repulisti generali e gente presente prima ovunque, sparisce. E nessuno chiede più pareri agli ex presidenti della Repubblica supercigliati, un tempo irrinunciabili, nessuno sa più dove siano e che cosa facciano i protagonisti dello spettacolo… o della politica, mo non so bene, di un minuto prima e a noi dovrebbe sembrare normale così. E vabbè. Il fenomeno conosce naturalmente delle opportune deroghe, è piuttosto evidente, ma a volte sembra di assistere più che a uno scenario sociale all’esito di un sorteggio. Anzi, di un televoto. Bertinotti…per te…la Camera…finisce quiiiiii!!! Forse è per questo che già tanti anni fa un network amerecano aveva lanciato un telefilm ispirato agli andamenti italici, forse era proprio su queste basi che avevano fatto breccia le storie di intramontabili, incrollabili o spariti nostrani. Forse, oppure totalmente no. L’importante è non approfondire e con la fatica disumana che si fa già a sopportare i rimasti, non divulgare il dove e il come siano attualmente allocati…gli altri. Chi li ha visti, in definitiva, non ce lo dica. E se può…cerchi anche di scordarlo. Servirà a dare l’illusione che anche i re a volte perdono la testa. E non solo per la Yespica, mi conscenta.

RobCor

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