Nel XVII secolo a Firenze, nel Giardino di Boboli, Valerio Cioli sprigiona dall’algida pietra un Nano Morgante fulgido profeta. Le lentezze della prima repubblica, qui simboleggiate dalla serafica testuggine, vengono cavalcate dal vigore lungimirante e innovatore e avanguardista di Ferrara (qui riprodotto in costume adamatico…forse, va a capi’se c’ha ‘r costume!) che pugna per sostenere posizioni decisamente pesanti. Troppo pesanti. E infatti la tartaruga, si noti, stramazza. Rileviamo lo smarrimento nello sguardo del Morgante-Ferrara che, vistosi interrotto nella sua corsa, capisce che orde di elettrici gli si faranno incontro brandendo scimitarre per procacciarsi ognuna, diciamo così, souvenir!!! Quando si dice essere tagliati per la politica!!!

RobCor

Per conoscere i fatti Il Mattinale di Ines Tabusso
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