Il Misfatto

Scritto da RobCor in L'Antefatto, Senza categoria
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Il Misfatto, il primo post di questo blog nel 2010. Colpevolissima la rarefazione dei pezzi, auspicabilmente esaltante il motivo. Ormai lo saprete tutti, l’avrete letto sfogliando il Fatto Quotidiano, l’avrete magari sentito (chessò? da persone infarmate sui fatti… o sui misfatti, in questo caso)…e non poteva tutto questo non essere raccontato qui: il Misfatto partirà ufficialmente domenica 21 febbraio 2010. Sarà l’inserto satirico del Fatto Quotidiano e stasera a Roma (vedasi cartello sovrimpresso…anzi, sovrapostato) lo presenteremo a Roma al Teatro Quirino. Ci credete se vi dico che questo post lo sto preparando da una settimana e che oggi…proprio ostinatamente…lo posto per irrinunciabilità? E’stato un galoppo. Le ultime settimane sono state un galoppo totale ma assolutamente esaltante!!
E adesso ci siamo. Chi verrà stasera a teatro vedrà l’inserto in anteprima, chiunque vorrà invece potrà averlo domenica. E tantissime saranno le firme eccelse che avrà Il Misfatto: da Marco Presta a Flavio Oreglio, Dario Vergassola, Bebo Storti, Donald Soffritti arrivando a Carlo Verdone che firmerà l’articolo del paginone centrale del primo numero. Ne dimentico tantissimi di amici che ci saranno stasera e poi ogni settimana ma un grazie va a tutti loro e a tutti voi che avete continuato a visitare e ad animare questo blog anche in evidente assenza del fondatore. Mi faccio latore di un Misfatto per giustificarmi… posso sperare egualmente, con la e, nella vostra benevolenza?
Baci e abbracci a tutti!

RobCor

DUEMILADIECI TRATTABILI

Scritto da RobCor in Buon Natale, Filmati, Scialve, sciono Scilvio..
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E’un augurio spudoramente abnorme, questo!! Per chi passerà da queste parti incidentalmente, per chi sarà entrato volontariamente e per chi sarà tornato abitualmente. A chi sarà tornato, a tutti quelli che conosco ormai da tanto tempo, in alcuni casi anche da anni, un abbraccio enorme! E non solo di auguri di new year ma proprio d’affetto! Nelle ultime settimane sono stato latitantissimo, lo so! Ero e sono alla ricerca di un centro di gravità permanente, quindi estremamente pettinato! Non che non mi faccia cambiare idee sulle cose o sulla gente… quelle, in genere, sono abbastanza chiare e piuttosto ottusamente granitiche. No. Trattavasi o trattasi del giusto equilibrio con cui dosare il tutto… dentro e fuori del blog. E la scintilla è arrivata. Scintilla o falò, per citare un futuro cinese, poi lo vedremo… E anzi, vedremo anche proprio di cosa sto parlando perché mi rendo conto di essere più criptico di un politico della prima repubblica. Ma mi distraggo e penso alla prima repubblica. Bei tempi!! Delinquevano e se fregavano l’ira de Dio (adesso sarebbe l’euro de Dio) senza fartelo sapere! C’era un’etica nella scelleratezza di cui confesso di sentire la mancanza! Ora tutto è cambiato. I secondi repubblicani, o repubblichini, hanno invaso ogni spazio di ogni luogo. La televisione poi è diventata loro unico regno. Si sono avute le specializzazioni tra i politici, e questo è indubbiamente un vantaggio, per dislocarli in maniera più appropriata nelle diverse fasce orarie: quello da prima serata, quello da seconda, quello invece più adatto alla mattina o se no al pomeriggio. Ma l’invasione degli ultracorpi è stata compiuta e il paese ora è nelle loro mani. Noi siamo nelle loro mani. Mani che spesso riportano stimmate a forma di piccolo duomo, ma in questo caso parleremo di un concorso di idiozie che come sempre ha avuto nella viuuuulenza il suo apice negativo. E se almeno un vantaggio lo vogliamo trovare, sarà quello che stando nella mani ci terremo più stretti per forza di cose. Ma il 2010 so con certezza che porterà valanghe di positività. Non fosse altro che per la fine degli occhiali da veglione, quelli con il doppio zero usato per le lenti e i numeri ai lati. Ecco, col 2010 potranno insistere nel delittuoso rito estetico solo i monocoli… ma diciamo il fenomeno non credo farà tendenza. E dalle mezzanotte si ripartirà… gennaio, febbraio, marzo… la scansione è ormai piuttosto collaudata. Avremo i mondiali di calcio, questo sì…e, sto personalizzando, festeggerò l’evento con esultanza. Nutro un disinteresse calcistico disumano e vedo un buon 30% di conversazioni maschili sfilarmi sotto gli occhi tristemente. Ma ai mondiali conosco un cambio di pelle! Riesco a sentirmi coinvolto. Pensa!! Talvolta impreco!! E per un attimo appartengo alla schera tifosa che popola il globo da millenni. Certo, forse è solo spirito patriottico e capisco che ce ne vo’ a esse’patriottici anche adesso! Fieri soprattutto del passato. Anche perchè il presente migliore di ora è quello che puoi far coincidere col passato. Però avanti così, facendo finta che De Sica sia stato solo Vittorio, che l’Italia non sia una repubblica fondata sul favore e che Monica Setta e soprattutto il suo naso io non sappia nemmeno chi siano o che comunque ignori che abbiano un programma intitolato “Il Fatto del giorno”! Blasfemia!!! “Il Fatto Quotidiano”. Questo per me è e rimarrà l’evento del 2009, la dimostrazione che questo paese può e sa essere all’altezza di se stesso, che è un posto ben frequentato, che a passeggiare per le strade d’Italia sai di rischiare sempre di vedere in giro dei suv ma sai di poterti imbattere anche in Antonio Padellaro o in un suo lettore. E questa è una prospettiva che per me cambia totalmente le cose! Quindi buon anno, buon 31 e buon 2010 a tutti! Di felicità e ricchezze spaventosamente grandi ma anche di prestanza e vigore fisico pontificio!! Perchè quando penso che a me basta urtare uno spigolo per accusare una livida invalidità acutissima mentre Ratzinger s’è proiettato verso il suolo ad una velocità surreale per poi rialzarsi come un acrobata del circo Medrano, mi inchino riconoscendo la superiorità della prestazione papale! Ci sarà stata una fulminea esclamazione di chiosa, forse anche sacrilega, nel precipitare e riemergere? Chi lo sa?!! Rimarrà la prontezza del telecronista Guido Carli che, ignaro dell’aggressione, commentava live “il corteo si ferma, si interrompe la musica e le guardie del corpo ora stanno correndo forsennatamente verso il fondo: certo che il cerimoniale, negli anni, è proprio cambiato!”. Come dargli torto? Rimane invariato quello, di cerimoniale, auspicante una buona fine e un buon principio. Con una sorpresa di chiosa. Fini! La riconoscenza verso Gianfranco Fini, la dimostrazione che non esistono preconcetti e che l’impensabile avviene. E poi l’opposizione. Non esisteva più l’opposizione, in quel di Enotria del 2009. Poi tornò D’Alema e tutto si compì! Embè, quando si dice la fortuna con la C maiuscola.
Buon 2010!

RobCor



JAMES BOND: DALLA REGIONE CON FETORE

Scritto da RobCor in Filmati
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Mo’pare che non puoi incastra’ qualcuno senza che ci sia gente che te venga a fa’ le pulci, dopo. E vabbè, quattro benerimete teste della Benemerita organizzano un trappolone con tanto di reportage e chissà per conto di chi e tutti a fare polemiche. Ma come si deve fare, ci domandiamo, per ordire trame losche se anche gli organismi ufficiali rifiutansi di collaborare?? Come, orbene? Perché i Geimsbond di tutto il paese erano stati contattati, era stato buttato giù anche un preventivo per acchiappare, e sottolineamo chiappa, il presidente che non voleva sentire regioni perchè frastornato dal solito trans trans. Poi però detti Geimsbond non se la so’sentita. E aò, non se la so’sentita. Quando è troppo, è troppo. La politica non può essere dietrologia fino a questo punto. E quindi ecco perchè si ricorse ad altri tessitori di intrallazzi nei secoli infedeli. O almeno questo è quanto risulta dalla ricostruzione inattendibile e per alcuni inversi implausibile che ivi si produce. Perché non è vero che c’è una politica che vive in una perenne guerra di Troia. C’è anche chi gira remake di altri film. The gay after, per esempio. Cinefilia italiana: quando si dice essere a cul turati!
Buona visione!

RobCor

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Ufficio R̩clame РNUVENIA IN ARIA ovvero ASCIUTTE E CONTENTE

Scritto da RobCor in Vari
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Nella nobiltà dell’epoca delle pubblicità intese come Carosello, il problema sarebbe stato se qualcosa avesse interrotto gli spot. Erano gustosi, geniali, surreali e del tutto scollati dal prodotto di cui si facevano paladini. Carosello chiude nel 1977 e comincia l’era della pubblicità moderna. La durata dello spot si riduce fino ad attestarsi ai 30 secondi attuali e non di più. 30 secondi: il genio che deve esprimere se stesso nel massimo della sintesi. Un idillio. Ma la pratica poi restituisce esempi non fulgidissimi o almeno discutibili (se non proprio ridicoli) di approdi pubblicitari.
La televisione viene analizzata in ogni suo passaggio. Scomposta, esaminata, vivisezionata. E questo con l’aumentare dello schifezzume dilagante. E la pubblicità? Perchè lasciare incolumi gli autori degli spot in cui una signora dice che la dentiera le “irrìta” le gengive? Perchè permettere ai caffè di farsi propagandare da trapassati?? Dal primo ottobre dalle pagine de Il Fatto Quotidiano con Ufficio Réclame abbiamo deciso di occuparcene noi. E quando ho proposto l’idea al direttore Antonio Padellaro, entusiasmo e lucidità hanno contraddistinto la sua reazione. “Mi piace una rubrica di critica degli spot. Non l’ha fatta mai nessuno, la farai tu. E se avevamo già pochissima pubblicità, è chiaro che dopo la tua rubrica non ne avremo per niente“.
Nel primo mese di vita del Fatto Quotidiano e all’indomani del numero 4 di Ufficio Réclame, dedico un post alla rubrica e una nuova voce in archivio che forse si capirà dedicata a Ufficio Réclame perchè intitolata Ufficio Réclame.
Tutto questo con una doppia dedica: a chi vorrà bene allo spazio e al suo autore tanto da leggerlo dal giornale o da qui e all’intramontabile memoria del pennello Cinghiale. Che non è un pennello grande ma un grande pennello. Un doveroso riconoscimento ad un highlander.

Buona lettura!

Rob

22 ottobre 2009
NUVENIA IN ARIA ovvero ASCIUTTE E CONTENTE

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Vent’anni fa una paracudista equipaggiata con Nuvenia Pocket si librava nel vuoto per significare la sua comodità. Nascevano, di lì a poco, gli spot degli assorbenti con le ali, quelli che miglioravano l’atterraggio, probabilmente, e l’interesse pubblicitario si estendeva a tutte le varianti del settore, per forme e destinazioni d’uso. Non siamo contro le réclame a pannolini o pannoloni. Imploriamo solo che si evitino inutili torture. Perché costringere innocenti bimbi a un peripato infinito solo perché la nonna ha trovato un assorbente antiincontinenza favoloso e ora ci tiene a bullarsene passeggiando per ore? Perché immaginare escursioni ciclistiche su terreni boscosi accidentati da affrontare a gambe aperte, zigzagando tra alberi secolari, visto che con Tena Pants farsela addosso è quasi un divertimento? Una sequoia in piena fronte tramortisce fatalmente anche se coglie asciutti e contenti. O meglio, asciutte e contente, perché per un motivo che ci sfugge le pubblicità antiafrore e/o perdita di qualsivoglia tipo vedono massicciamente quasi solo le donne vittime e protagoniste contemporanemente. Consigliamo una correzione di tiro ai pubblicitari: una nonna incontinente è una pacifica figura innocua. Un operaio olezzante d’estate può uccidere!

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