La fine dell’unico, odioso argomento degli ultimi 17 anni. La fine della seconda opinione su tutto. Come se fosse edibile il cemento o opinabile il caldo. La fine dell’ipocrisia ovunque, pronta a considerare tutti uguali sempre. Perchè, se Dio vuole, non siamo tutti uguali. E se qualcuno si ritiene uguale a Gasparri, che lo dica, lo urli, lo gridi anche adesso! La fine del club degli idioti. Se c’era un idiota disperso in giro per il Paese, quello era l’elettore tipo di Berlusconi. Il tizio che tocca la testa ridendo a uno pelato, quello che fa lo spiritoso ai matrimoni con rumori corporali, quello che frega i parcheggi, fa il furbo nelle file: il peggio, la negazione di Darwin, la controprova dell’utilità che le scimmie si siano evolute. E comunque non tutte allo stesso modo. Sarà infinita, l’opera di ricostruzione. Forse dolorosa, senz’altro faticosa. Probabilmente interminabile. Ma da qualche parte e a un certo punto si deve cominciare, sempre. E se Dio vuole, appunto, si comincia. Buon 25 aprile a tutti. Il più preinvernale da secoli e secoli a questa parte.
Se l’Espresso oggi non pubblicasse le registrazioni dell’incontro tra l’Unto e la Daddaria potrebbe sembrare che non è mai accaduto nulla. Tutto potrebbe apparire virtuale. Virtuoso no… neanche con una forte opera del minculpop, parola quanto mai grata all’assenza di spazi e apostrofi. Però virtuale… fittizio, sì.
Ghedini, per esempio, si è già affrettato a diramare dispacci in cui disconosce la paternità della voce di Papi. La papernità . quindi. Ghedini… naturalmente Dottor Mavalà . E questo è solo l’inizio. Smentiranno, accuseranno, piangeranno e forse la spunteranno ancora una volta. Fino alla totale tabula rasa.
Un giorno forse qualcuno troverà quell’antico documento che si chiamava Costituzione. Costituzione che poi venne nascosta, occultata, dimenticata. Ma in forma ufficiale. Perchè quando stringi patti ciancimini, quando ricevi noemi, quando ostenti topolaneks e quando foraggi mills e non più millss…. quando cioè le puzzonate superano le leggi… il problema so’le leggi. Eh. E’tanto evidente! E quindi, via le leggi. Sanvittòr, c’est plus facile!
E un giorno, forse, qualcuno, ritrovando quell’antico documento che costò vite e affanni… ripenserà a questi anni, la rima non era voluta, consapevole, lui sì, o nostro discendente, di cosa avvenne di quella candidatura di Grillo in quel luglio 2009 quando il mondo celebrava i 40 anni dallo sbarco sulla Luna e in Italia non se festeggiavano manco i tre mesi dalla latitanza di Veltroni.
Chissà se vedremo gente su Marte. Speriamo di sì. E speriamo presto. E magari cominciamo a compilà un’elenco. Aò, tra anda’, sta’ e torna’ so’ du’ anni e mezzo d’assenza. Hai visto mai che risolvemo qualche problemino nostro, intanto?
Allora comincio, eh: VeNtroni Uolter, Tappone Al, D’Alessio Gigi, D’India Fichi (è una cosa mia personale) eccetera, eccetera, eccetera. Me sa che dovranno fa’ più viaggi. Vabbè…tanto paghiamo noi.
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