Che ci si faccia beffe di chi dice che l’Italia è retrograda! Che ci si faccia!! Il paese funziona! E’vivo e vitale… in tutti i suoi organi. Anche in quelli di controllo. O forse soprattutto. Perchè non è giusto sospettare, come a volte si fa, la contiguità tra Stato e Mafia. Eh. Non è giusto. Che sospetti a fa’, quando c’hai le prove?
Prendiamo un Cuffaro. Scannoliamolo, nel senso di privarlo dei cannoli, e esaminiamolo. Condannato in primo grado a 5 anni per favoreggiamento con l’interdizione dai pubblici uffici… voilà che, da senatore qual è, spicca il volo e atterra tra le segge, o sedie, se preferiamo, dei membri della commissiòne di vigilanza della Rai. Avanti il prossimo, gli lascio il posto mio, si vocifera abbia urlato il senatore D’Alia, in quota Udc, favorendo il subentro di Cuffaro, quel 24 febbraio 2009. E se da allora quasi tre settimane sono trascorse, si poteva non celebrare l’evento? Ma come, un Cuffaro condannato potta cannoli alla seceleana pe tutti e noi ci privamo delle adeguate celebrazioni? E no, eh!! Eh! E come, a distanza di decenni, parliamo ancora di Kennedy, di Pertini, di statisti e politici che tanto hanno fatto per il loro paese, a distanza di un mese, quasi, rivolgiamo un accorato ringraziamento a Uolter che rinunciò al suo posto piddiesco in commissione per elargìr lo stesso all’Udc. Ah, la grandeur. Egalité, fraternité e airfrons.
Voilà.

RobCor

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