E alla fine, a via di minacciare “l’imbracciatura” di fucile, la messa in scena… c’è stata! Scilvio, oggi, in forma particolarmente brillante ha difeso l’amico Vladimir da una pericolosissima giornalista armata, a quanto si sa, di ben una penna e un taccuino, che voleva avere lumi su una presunta love story del Putin. Invece dei lumi ha avuto il mitra. Scilvio, o lui scaltrone, dimentico dei 15 giornalisti uccisi in Russia dal 2002, ha mimato il tatatata di morandiana memoria. E la giornalista si è sciolta in lacrime. Mancano ancora cinque anni alle prossime lezioni. Scilvio lo troviamo bello carico…chissà a quando la prossima “sparata”!!!

RobCor

voglio scendere